lunedì 5 maggio 2014

Festival del Fango



Fiumi che straripano, alluvioni, acqua in ogni dove.

Ed il giorno dopo è uno spalare di fango, liberare abitazioni, strade, contare i danni per ricominciare.

E' lunedì nessuno lavora, forse perché anche le fabbriche sono chiuse o perché bisogna pulire il fango che accompagnato dall'acqua si è infiltrato nelle vite, poi l'acqua se ne è andata ed è rimasto lui il fango.

Tutti li con la pala e tubi dell'acqua per pulire, e io non posso fare a meno di pensarci, oggi mi sembra che siamo tutti normali, sorridiamo al vicino passandogli il secchio, l'altro quell'antipatico del negozio di fronte, viene ad aiutare a spostare i mobili, il vecchietto ti chiede dove è meglio passare e tu a gesti e sorrisi gli indichi un percorso.

Il fango ci sporca si attacca ai vestiti, ma non ci si fa caso, al bar nessuno nota gli stivali di gomma gocciolanti.

La natura,  ha dato prova della sua forza, e noi che abbattiamo piante che non curiamo i percorsi d'acqua siamo ora pronti a cercare di riparare quello che madre terra ha cercato di farci capire.

Ci ha mandato acqua e fango, ed è stata una cosa terribile e paurosa, e ora noi usiamo l'acqua per pulire il fango, come se l'evento fosse uguale, fosse un cerchio che si chiude.

Tutti si sono fermati, hanno rallentato le loro vite per dare solidarietà, per essere partecipi della comunità, e poi parcheggi l'auto in modo assurdo e l'altro autista ti guarda scaricare stivali e scope, facendo un sorriso comprensivo. Insomma siamo esseri umani, nonostante tutto.

Tocco il fango con le mani è morbido, è terra ..la nostra, e la mente mi riporta ai giochi di bambina, quando lo usavo per costruire casette e piccole statuine, nessuno gridava se mi sporcavo, era normale..

E la domanda che ogni tanto si sente:

-ma a te come è andata?
Ho perso l'auto, quella più nuova, sai l'avevo messa in garage
- mi dispiace
Ma no, fa niente..poteva andare peggio...

Ascolto e so che se non fossi immersa in un inferno di fango questa conversazione sembrerebbe fatta da uno che è ubriaco. Niente è importante quando... ti ricordano che non puoi pianificare tutto, quando ti ricordano che le cose importanti non le hai mai comprate e non potrai mai farlo.

Giornata nel fango.. il cliente che ti chiama con il "problemino cretino" e tu che dici:" ma non è un problema, scusa ti lascio continuo a giocare con il fango" e non hai detto una cretinata, hai detto una cosa giusta.. giochiamo, sopravviviamo e a volte ci scordiamo di vivere.

Quanti sorrisi oggi, di fronte ai ;"a casa mia stanno tutti bene, i mobili da buttare, ma pazienza".

Non dovremmo mai dimenticare la terra, l'argilla la forza creatrice e distruttrice della natura, dovremmo esser più attaccati alla nostra intima connessione con essa, dovremmo tirar fuori la nostra voglia di sporcarci, sorridere e giocare, prima che ci venga ricordato in modo troppo diretto.

E penso alla moda che impazza dalla Corea agli Stati Uniti passando per il Brasile, i festival del fango, ritorniamo con rispetto a godere delle cose semplici... tutto quello di cui abbiamo bisogno è selvaggio vicino alla natura, vicino alle passioni vere, sognate sincere come la terra...

12 commenti:

MikiMoz ha detto...

...che sono le cose che, probabilmente, ci salveranno :)

Moz-

kyra ha detto...

è già! peccato ricordarselo solo in certi casi :)

Unknown ha detto...

Ciao,
sono approdata qui dopo aver letto la tua intervista da Moz. Naturalmente ho sbirciato un po' i vecchi post per conoscerti meglio e devo dire che ci sono tante cose interessanti da leggere. Mi piace il tuo blog. Ci ripasserò volentieri ;)
a presto

Enza ha detto...

Ciao, mi manda Moz- :)
Il tuo blog sembra molto interessante, curioserò un po' qua e là.....

Buona giornata,
Enza

kyra ha detto...

@audry grazie è un piacere!
@enza welcome!

P.s. Ora vado a leggermi la mia intervista da Moz... ;)

Nella Crosiglia ha detto...

Anch'io mai cara Kira ti ho conosciuta tramite Mozzino..
Gran bel blog, con una scrittura diretta come una lancia che ti colpisce in pieno petto..
So cos'è il fango ..
In Liguria quest'anno ne abbiamo avuto a palate veramente, l'acqua così bella e ridente in certi momenti , che si insinua dappertutto e ti travolge come se niente fosse e con te , porta via dove passa senza badare a nulla..
Terribile , non voglio pensare a cose tristi ne ho avute troppe nel corso dell'anno...
Mi sono iscritta con tanto piacere mia cara, e spero in un tuo gradito ricambio!
Un abbraccio!
http://rockmusicspace.blogspot.it/

La Folle ha detto...

Anche io arrivo dritta dal Moz :) mi piace la frase "stanno tutti bene, i mobili son da buttare ma pazienza", come hai detto tu in questi casi ti rendi conto di cosa è davvero importante.

Franco Battaglia ha detto...

Dritto dal Moz, e fa effetto leggere ancora di Senigallia. Ero a Marotta la notte prima e toccare con mano una tragedia a tutti gli effetti ti fa rivalutare priorità e scale di valori. E crea nuova forza, per girare ancora pagina, come scoprire un nuovo blog... ;)

kyra ha detto...

@Nella grazie! Bellissimo complimento!

@La Folle le cose importanti le comprendi ad un passo dal perderle.. Come siamo scemi a volte noi umani.

@Franco grazie.. Spero di leggerti ancora

P.s.passerò da tutti voi e ...grazie al Moz-intervistatore :)

Saray ha detto...

Ciao Kyra, sono arrivata qui dal blog di Miki ^_^
Dal fango ci salveremo? Non lo so, ci sta sommergendo sempre più spesso. Nessuno fa niente per impedirlo. :(
Mi piace il tuo Blog ^__^
Ciao ciaoo

maris ha detto...

Un po' in ritardo, ma arrivo anche io dal blog di Miki (o Moz che dir si voglia).
Che spazio interessante il tuo! Tornerò a leggere anche un po' del tuo passato, mi incuriosisce :)
Ciao!!

kyra ha detto...

Grazie Maris! A presto... ;)