mercoledì 20 febbraio 2013

Sesso e dintorni ai tempi del virtuale


Sono una distratta concentrata, questa è una verità, penso, lavoro, sogno, schematizzo nello stesso momento, sono spesso modalità multitasking. A volte parlo e scrivo senza pensare, o pensando a tutt'altro, un'altra verità è che il genere umano mi incuriosisce, faccio amicizia, rispondo alle email, cercando di allontanare possibili stalker, e ho aperto l'account facebook per un libero cazzeggio, vicino ma non troppo alla mia vita reale, e devo dire che sono nate belle amicizie... però..

Arriva un messaggio da un tipo interessante, bel viso, occhi espressivi...

"Che fai? Chi sei?" ecct ecct. mi dice:"Ma tu una foto più sexy non ce l'hai?" Mi sembra una domanda banale e come tale, rispondo:
"credo che quelle pubblicate qui siano già troppo sexy, e poi parli tu? hai  tutte foto come un giornalista-mezzobusto, io non mando foto però se vuoi mandarmi le tue non ci sono problemi"

Si tratta di semplice conoscenza. Arriva un messaggio con allegato, apro la foto e cosa ti vedo?

una foto di come mamma l'ha fatto, dire hard sarebbe un complimento, è una foto di un uccello implume per giunta depresso... uno squallore unico. Ed io ripenso al messaggio.. uhm.. forse m'è sfuggito qualcosa. Arrivano altri messaggi a cui non rispondo, mi sembra il minimo, poi ne arriva uno :"mi hai sedotto e abbandonato" ecco a questo punto non dovrei rispondere, dovrei dare retta al mio amico che dice che non bisogna "rinforzare" e invece non resisto alla voglia di insultarlo..

"Carissimo xxx, non credo di averti mai chiesto foto di questo tipo, non credo di averti dato l'impressione di poterti aiutare a far volare quel coso. Spero che questa non sia la parte migliore di te, sappi che la cosa più intrigante che un uomo può avere per una donna, resta e resterà sempre il cervello, peccato che tu non ne sia sufficientemente dotato, con quel faccino potevi avere molte possibilità, viste le tue capacità seduttive ti consiglio di rivolgere le tue attenzioni on line a qualche sito tipo youporn, magari funziona".

Ora io mi chiedo e lo chiedo a voi, si può arrivare così rasoterra? è colpa del virtuale?

Voglio dire va bene, se siete in due a voler osare.. magari sono giochi eccitanti, se la distanza è tanta, il feeling incredibile e la voglia di scivolare in posti proibiti impossibile da arrestare.. Va bene giocare, vanno bene le eccezioni...

Ma cosa può esserci di meglio che vedersi, annusarsi, e piano piano scoprirsi, sorprendersi e meravigliarsi... volere di più e averne il timore.. per me questo è il "sesso" una cosa che parte dalla testa che trova una testa corrispondente... i pensieri si intrecciano e alla fine si scivola l'uno addosso all'altro.

Quello che è successo sarebbe paragonabile a questo dialogo fatto, incontrandosi realmente.

"ciao kyra"
"piacere xxxx"
"studi, lavori?"
"ah, ho capito...."

e detto questo, si tirasse giù i pantaloni. Che tristezza o che risate a secondo dell'umore. Questo non avrebbe possibilità neanche se fossi su di un'isola deserta.

Mi rendo conto che sono una donna moderna ma d'altri tempi, mi hanno sganciato qui, in questo secolo e in realtà nelle nascoste profondità della mia anima, forse sono ancora nell'800.

mercoledì 13 febbraio 2013

La carriera del topino da biblioteca


-hai fatto il corso?
-si
-preso l'abilitazione?
-si
-allora puoi iniziare a lavorare.
-scusi ma io in teoria so tutto, in pratica non so dove mettere le mani
-ah è sempre così all'inizio, poi le cose migliorano.

Questo era stato il colloquio illuminante del  mio primo giorno di lavoro, come se un chirurgo in una sala operatoria, operasse solo su indicazioni dei libri, senza assistenti, senza sapere nulla degli strumenti.
Era uno spettacolo! avevo la mia bella scrivania, sulla destra il telefono, calendario, fermacarte, vestito pinguinato, insomma come attrice potevo andare. E cominciai ad imparare che far finta di sapere, a volte è semplice.  Poi arriva il ragazzino brufoloso in odore di laurea, timido con le spalle curve, lo sguardo basso. Ecco penso, questo me lo mangio in cinque minuti..due battute e il contratto è fatto.

Aveva cominciato a fare domande "tecniche" di cui non sapevo nulla, cominciai a vagheggiare camminando verbalmente da una nuvola all'altra verso pianeti sconosciuti di pura fantasia.
Ma alla domanda precisa: "vorrei vedere il "grafico astrologico con segni premonitori per il segno della giraffa"
a quel punto capii che il secchione aveva vinto, non sapevo di che diavolo stesse parlando. E con tutta semplicità glielo dissi, era inutile bleffare, forse mi stava chiedendo la ricetta della torta di mele, forse qualcosa sulla scoperta dell'uranio impoverito, io non lo sapevo.

-posso?  disse girando verso di se il computer portatile che avevo sul tavolo.
-si, certo

E si apri un mondo magico, mi spiegò cose per me assurde...con nomi impronunciabili con grafici inguardabili, molto peggio dell'elettrocardiogramma. Poi mi istallò skype, che ancora neanche si sapeva cosa fosse.. e poi mi aiutò a fare amicizia con il mio computer, piccoli segreti quasi da hacker. Dopo qualche lezione, mi sentii in obbligo di fargli un piccolo regalo tecnologico e l'avevo imbarazzato oltre modo, guardava per terra e mi ringraziava, faceva tenerezza, bruttino, insignificante.. occhialuto.

Poi il miracolo, le tecnologie fanno passi avanti e lui era già avanti.. ecco trova il suo posto al sole, diventa qualcuno. Le spalle non sono più pesanti, cammina dritto sicuro, ora fissa negli occhi l'interlocutore, quasi con fare spavaldo di quello che pensa:"tanto potete comprendere la metà delle mie parole" un guru della "tecnologia futura" arrivano i soldi, veri... per cose che sembrano finte.

E' su twitter, su skype, su facebook, su instagram, sui blog... sul giornale, e in molti altri posti.
Stamattina vedo l'ennesima foto di una sua colazione postata, è la cronaca dell'ovvio, come per uscire da quel mondo fatto di lucine natalizie 365 giorni l'anno, e poter rientrare nella "povera" normalità. 

Mi ha suscitato tristezza.. le persone cambiano, le persone spiccano il volo.. verso quello che "luccica",  poi vorrebbero ritornare al nido, ma è spesso impossibile perchè nel tragitto si sono bruciate le ali.

 

giovedì 7 febbraio 2013

Il problema di non aver problemi




"non c'è problema"
a volte finisco le conversazioni in questo modo. In effetti non ci avevo mai fatto caso, fino a che una mia amica con lo sguardo furbetto mi ha chiesto:"lo credi davvero?" ed io:"certo!"

Ritorno indietro nel tempo a quando la maestra assegnava il "Problema" da risolvere, a me sembrava un bellissimo gioco risolvere, tentare, immaginare il negoziante che vende penne al prezzo di... i problemi mi sono sempre sembrati degli "affari", oppure dei giochi in cui i percorsi per risolverli potevano essere molteplici e magari divertenti. Questa impronta sulla mia mente si è mantenuta costante nel tempo, non saprei vivere senza problemi, forse mi sembrerebbe un limbo infernale.
Sono quella delle decisioni rapide, si o no, fare o non fare.. perchè se togli la paura non c'è una decisione che non possa essere presa in tre minuti.


esempi pratici
prestito di un libro, e la frase tipica:"poi te lo rendo" nella mia mente già c'è la soluzione probabilistica.
Non me lo rende, lo rende rotto, lo perde. Soluzione :"posso ricomprarlo" ossia nessun problema.

Spostare gli appuntamenti, sempre e solo in base a esigenze "umanitarie", e se qualcuno ti chiede qualcosa non c'è nulla che non puoi posticipare a meno che non si tratti di "piacere", quindi nessun problema.
L'amica, il familiare in difficoltà arrivano prima dell'appuntamento di lavoro, fare la spesa arriva dopo, passeggiare in una giornata di sole, arriva prima del lavoro ma dopo un'importante riunione.

Potresti prestarmi l'auto?  tre considerazioni, è assicurata, se la rompe la ripaga, se non la ripaga mi incavolerò ma potrebbe servire a comprarmi l'auto nuova, quindi non c'è problema.

Potrei perdere il lavoro? dopo aver detto quello che penso, dopo che le mie illuminazioni hanno fatto vari squarci emotivi, e allora? ne avrò un altro, magari migliore... oppure potrei avere un periodo di relax e meditazione a basso costo. Non c'è problema.

Debiti? l'unica cosa da tenere a mente è la frase di un vecchio saggio che quand'ero adolescente mi voleva far capire la finanza e gli affari, la cosa che mi restò impressa fu questa: "Ricorda se fai piccoli debiti, per piccole stronzate, il problema lo hai tu..e potresti finire anche sotto un ponte, se riesci a fare grandi debiti per grandi cose, il problema lo ha la banca e tratterà con te rispettandoti anche nei momenti di difficoltà". Quindi nessun problema.

Amore e passione? a gente morta per questo, non credo, se sta con te, vuole stare con te, se ti lascia vuol dire che è più felice lontano.. e tu non vuoi la felicità del tuo amore? magari piangerai, ti sentirai triste, ascolterai musica che potrebbe andar bene per un funerale, magari farai un viaggio.. quindi nessun problema.

Devi morire? dopo una diagnosi infausta, ho avuto i miei venti minuti di pianto.. poi ho pensato a tutte le cose belle della mia vita, alle cose buone.. e alle cose da risolvere, l'unica cosa che dovevo urgentemente fare era una telefonata. "ti ricordi quella volta che ti ho detto ti odio, dopo aver fatto l'amore? ecco io veramente volevo dirti ti amo ma non ci sono riuscita...ciao."  Nessun problema.
  p.s.(diagnosi errata, ma non lo sapevo)


Queste confidenze lasciarono la mia amica perplessa, dopo qualche secondo di riflessione disse: "Allora per te vivere o morire, fare o non fare.. essere ricca o povera, amare o no, sono la stessa cosa?"

 io: "Non sono la stessa cosa, sono cose diverse, vivo  la vita come se fosse una mela da addentare, piena di passione, a ogni momento voglio far corrispondere una cosa unica, in cui dentro lo stesso istante ci sia l'eterno, vita morte amore... prendo fuoco, mi arrabbio, seguo l'istinto perchè nella caduta, nel danno, nella perdita, non potrei mai smarrire il senso di me stessa.... mi conosco,sono uno splendido scarabocchio di cui ho sperimentato molteplici giri e angolazioni, e per il resto........

........nessun problema"