lunedì 9 luglio 2012

Il killer




A volte passando tra la gente, magari urtando qualcuno in metropolitana, o a un trafficato semaforo pedonale, mi sono chiesta:"chissà se ho mai incrociato gli occhi di un assassino, un killer, qualcuno che ucciderebbe una persona come ucciderebbe un pollo"

Un pensiero quasi terrificante, un pensiero "stupido", un pensiero irrazionale. Forse un assassino ha lo sguardo cattivo, sfuggente, folle.

2005, si presenta in ufficio un distinto signore di circa 60anni, vuole una consulenza da me, lascia dati, carta di identità, firma la privacy. Faccio domande su domande per capire come aiutarlo, lui risponde a tutte senza problemi, è sorridente,aperto.

Dopo un paio di incontri, pensando che è una brava persona, ma non ha i requisiti per essere consigliato appropriatamente da me. Non è che come cliente avessi perso una grande cosa, e poi bisognava essere chiari. Seguirono un paio di telefonate di chiarimenti e il Signor Tizio Caio, spari dalla mia vista.

Unico ricordo di quegli appuntamenti erano i documenti lasciati in un cassetto in attesa che trascorrano 10 anni per poterli distruggere come prevede la legge.

Ed oggi leggo sul giornale:

Tizio Caio arrestato, latitante dal 1992, ricercato per 4 omicidi, finalmente preso dopo anni di appostamenti.

Resto a bocca aperta, come latitante? aveva una carta di identità regolare, usava il suo nome, la sua data di nascita.. e la polizia non l'ha trovato per 20 anni??
Ma come faccio a crederlo? quante stronzate ci raccontate?

Ecco io rimango sgomenta per avere stretto la mano al pluriomicida, quasi quanto a pensare:"chissà quali equilibri si sono rotti,quali nuove regole ci sono,per trovarlo proprio ora, quando era sotto gli occhi di tutti?"

Caro Tizio e Caio quasi quasi mi fai pena..